Islanda Segreta
Esplorare gli altopiani centrali fuori dalle rotte turistiche
L'Islanda da sempre evoca immagini potenti: cascate maestose che si tuffano in canyon profondi, geyser che esplodono verso il cielo o la surreale quiete delle piscine naturali geotermali. Sono queste alcune delle celebri immagini scintillanti della ring road, esperienze magnifiche, certo, ma che rappresentano solo la soglia di un mondo ben più vasto e selvaggio.
Poco lontano dalle solite rotte turistiche, esiste un'altra Islanda, un cuore pulsante e indomito lontano dalle piste più frequentate, un regno accessibile solo a chi è veramente disposto a spingersi oltre la propria zona di comfort: gli Altopiani Centrali, l'immensa e disabitata regione di Hálendið.
Ho avuto il privilegio di esplorare più volte questa vasta zona. Avventurarsi qui non si tratta semplicemente di scegliere un percorso alternativo, ma di intraprendere un viaggio capace di ridefinire il concetto stesso di natura selvaggia e di vera avventura.
Questo articolo è un invito a scoprire questo tesoro nascosto, una guida pensata per l'esploratore esigente, per chi cerca non solo una vacanza, ma una connessione profonda - quasi spirituale - con le forze più elementari e potenti del nostro pianeta.
Benvenuti nell’Islanda segreta!
Cosa sono gli Altopiani Centrali islandesi?
Partiamo dall’inizio e proviamo innanzitutto a dare una definizione.
Immaginate una distesa sterminata, oltre 40.000 chilometri quadrati che occupano l'intero cuore dell'isola. Un'area completamente disabitata, che si eleva tra i 400 e i 500 metri sul livello del mare. Questo è il dominio dei deserti vulcanici, pianure infinite di sabbia nera e campi di lava che sembrano veramente appartenere ad un altro mondo. È il regno anche delle imponenti calotte glaciali – il Vatnajökull, il Langjökull, l'Hofsjökull – giganti bianchi che alimentano fiumi potenti e imprevedibili. È pure il palcoscenico di catene montuose dai colori surreali e di oasi geotermiche dove la terra fuma, bolle e sussurra.
L'Hálendið è un paesaggio in perenne divenire, plasmato dal fuoco sotterraneo e dal ghiaccio eterno. È un luogo dove la presenza umana è un'intrusione quasi irrilevante di fronte alla potenza della natura: qui, il silenzio non è una semplice assenza di suono, ma una presenza densa, palpabile, interrotta soltanto dal sibilo costante del vento, dal gorgoglio profondo delle pozze di fango geotermale o dal rombo sordo e lontano di un fiume glaciale che si scava la sua via verso il mare.
Come abbiamo già detto, chi sceglie di sfidare le piste degli altopiani interni dell'Islanda non è alla ricerca della comodità standardizzata o della foto-cartolina inflazionata. Cerca qualcosa di più profondo, qualcosa che risuona con un desiderio di autenticità e avventura:
Provo ad elencare alcuni motivi per cui ci si dovrebbe spingere verso l’interno:
Paesaggi incomparabili: una varietà paesaggistica che lascia senza fiato, un vero campionario di geologia terrestre che non ha eguali al mondo.
Solitudine rigenerante: lontano dal brusio delle mete turistiche canoniche, è possibile guidare, camminare, pedalare per ore o giorni senza incontrare altra anima viva. Un lusso raro nel mondo moderno, un'opportunità impagabile per ritrovare il proprio ritmo interiore.
Puro senso dell'Avventura: attraversare guadi impetuosi, guidare su piste sterrate e sconnesse (le celebri f-roads), orientarsi in un ambiente esigente, ecc. Tutto questo regala un senso di soddisfazione e di realizzazione personale difficilmente replicabili altrove.
Contatto diretto con la geologia vivente: camminare su colate laviche di pochi decenni o secoli, osservare da vicino la danza primordiale di acqua e fuoco nelle aree geotermali, comprendere le dinamiche maestose dei ghiacciai. Gli altopiani sono un'immersione tangibile nella storia e nel futuro del nostro pianeta.
Esperienze esclusive e memorabili: intraprendere un trekking nel silenzio assoluto, immergersi in una sorgente calda naturale circondati da un anfiteatro di montagne colorate, raggiungere punti panoramici inaccessibili ai più, sentirsi parte di un paesaggio grandioso.
A volte però, un’immagine vale più di mille parole…
Quattro destinazioni iconiche
Gli altopiani centrali sono un universo vasto, ma alcune aree in particolare risplendono di una luce speciale, offrendo esperienze emblematiche della loro diversità e bellezza.
Landmannalaugar: la tavolozza del pittore geotermico
Forse, in assoluto, l'immagine più caratteristica e celebre degli altopiani centrali. Landmannalaugar è un anfiteatro naturale circondato da montagne di riolite dalle tonalità incredibili: gialli ocra, rossi ruggine, verdi muschio, sfumature di blu e viola si mescolano creando panorami che sembrano dipinti. Il tutto è incorniciato dal campo di lava scura e vetrosa di Laugahraun, formatosi in un'eruzione intorno al 1477.
Esperienze: è un paradiso per gli escursionisti, con sentieri per tutti i livelli, dalla breve salita sul Bláhnúkur (la Cima Blu) o sul Brennisteinsalda (l'Onda di Zolfo) per viste mozzafiato, fino all'inizio del celebre trekking di più giorni Laugavegur. Imperdibile è l'esperienza di un bagno rilassante nella sorgente geotermale naturale ai margini del campo di lava, un contrasto unico tra il calore dell'acqua e l'aria frizzante degli altopiani.
Atmosfera: nonostante la sua bellezza quasi surreale, Landmannalaugar è relativamente accessibile durante la stagione estiva e funge da importante hub di tutta la Fjallabak Nature Reserve. Qui si respira un'energia vibrante, un misto di meraviglia e spirito di avventura condiviso tra molti (a volte troppi) escursionisti.
Accesso: raggiungibile tramite la F208 (da nord, più agevole; da sud, più impegnativa con guadi significativi) o la F225 (anch'essa con guadi). Servizi di autobus 4x4 la collegano regolarmente alla capitale in estate. Dispone di un rifugio gestito e un ampio campeggio.
Þórsmörk: la valle nascosta tra i ghiacciai
Spesso considerata al margine meridionale degli altopiani veri e propri, Þórsmörk (La Foresta di Thor) è una valle spettacolare, un'oasi di verde inaspettato incastonata tra le lingue glaciali dei giganti Eyjafjallajökull (il vulcano dell'eruzione del 2010), Mýrdalsjökull e Tindfjallajökull. Qui, betulle nane e una vegetazione sorprendentemente rigogliosa contrastano con i letti scuri dei fiumi glaciali e le pareti scoscese dei canyon.
Esperienze: è un'altra mecca dell'escursionismo, con una rete di sentieri che si snodano tra boschi, crinali panoramici e gole nascoste come la suggestiva Stakkholtsgjá. Le viste sui ghiacciai circostanti sono imponenti e ricordano costantemente la potenza delle forze naturali all'opera. È anche il punto di arrivo (o partenza) del trekking Laugavegur.
Atmosfera: grazie alla protezione offerta dalle montagne e dai ghiacciai circostanti, Þórsmörk gode di un microclima spesso più mite rispetto alle aree circostanti. L'atmosfera è quella di un piccolo santuario nascosto, un luogo dove la natura mostra un volto più gentile ma non meno drammatico.
Accesso: la sfida principale è l'accesso tramite la F249. Questa pista è nota per i suoi numerosi e profondi guadi fluviali, in particolare quello del Krossá River, il cui attraversamento è assolutamente vietato a veicoli non autorizzati e - a maggior ragione - a guidatori inesperti. È fondamentale utilizzare i robusti autobus 4x4 “di linea” o affidarsi a tour organizzati con super jeep. Nella valle si trovano diversi rifugi e aree campeggio.
Kerlingarfjöll: il cuore fumante dell'Islanda
Un tempo nota principalmente come area per lo sci estivo, Kerlingarfjöll è oggi celebrata come una delle aree geotermiche più spettacolari e colorate d'isola. Situata in una catena montuosa di riolite nel cuore degli altopiani, la zona di Hveradalir (Valle delle Sorgenti Calde) è un paesaggio ultraterreno di fumarole sibilanti, pozze di fango gorgoglianti, depositi minerali dai colori vivaci (giallo zolfo, rosso ferro, bianco silice) e piccoli nevai persistenti che contrastano con il calore del terreno.
Esperienze: l'attività principale è l'escursionismo attraverso l'area geotermica, seguendo sentieri ben segnalati che permettono di immergersi in sicurezza in questo scenario incredibile. Le opportunità fotografiche sono infinite: le cime circostanti offrono viste panoramiche sulla vasta desolazione degli altopiani.
Atmosfera: rispetto alla più nota Landmannalaugar, Kerlingarfjöll è generalmente meno affollata e trasmette un senso di isolamento più marcato. L'energia geotermica è palpabile, quasi primordiale. È un luogo che ispira soggezione e meraviglia per la potenza creativa della Terra.
Accesso: si raggiunge deviando dalla F35 (la storica pista Kjölur, una delle f-roads principali e relativamente meno impegnativa, anche se sempre sterrata e soggetta a condizioni meteo). La deviazione sulla F347 per raggiungere l’area e l'area di Hveradalir può essere più sconnessa. È presente un mountain resort con varie opzioni di alloggio e campeggio.
Askja: viaggio al centro della Terra (o sulla Luna)
Situata negli altopiani settentrionali, all'interno del Parco Nazionale del Vatnajökull, Askja è una vasta caldera vulcanica formatasi da un collasso seguito a una massiccia eruzione nel 1875. Raggiungerla significa avventura vera e attraversare chilometri di deserto vulcanico, un paesaggio desolato che evoca scenari lunari. All'interno della caldera principale si trovano due laghi incredibili: il grande e profondo Öskjuvatn e il più piccolo cratere da esplosione chiamato Víti (Inferno), le cui acque lattiginose e geotermali di colore azzurro-opaco a volte permettono una (fredda) nuotata. Nelle vicinanze si estende l'immenso campo lavico di Holuhraun, risultato della grande eruzione del 2014-2015.
Esperienze: il viaggio stesso verso Askja è parte dell'avventura. Una volta lì, l'escursione dal parcheggio al bordo di Víti e Öskjuvatn è un'esperienza indimenticabile, che trasmette un senso di scala geologica e isolamento quasi assoluto. Immergersi (con estrema cautela e verificando le condizioni) nelle acque di Víti è un rito per molti visitatori audaci. Esplorare i dintorni significa confrontarsi con la vastità e la potenza bruta del vulcanismo islandese.
Atmosfera: Askja è sinonimo di remoto. L'isolamento è totale, il paesaggio è severo, quasi opprimente nella sua grandiosità spoglia. È un luogo che ridimensiona la presenza umana e ispira una profonda riflessione sulla forza della natura.
Accesso: raggiungere Askja è una vera spedizione. Le piste principali sono la F88 (da nord, con diversi guadi importanti, incluso uno potenzialmente profondo sul fiume Grafarlandaá) e l'accoppiata F905/F910 (da est/sud-est, anch'essa con guadi impegnativi e tratti molto accidentati). È assolutamente indispensabile un veicolo 4x4 molto robusto e con elevata altezza da terra, grande esperienza di guida fuoristrada e nei guadi, e completa autosufficienza. Esistono tour guidati in super jeep e alcuni servizi di autobus 4x4 specializzati che partono dal lago Mývatn. Un piccolo rifugio si trova presso la gola di Drekagil, a breve distanza dalla caldera.
Le sfide: preparazione, rispetto e competenza
L'Hálendið è tanto affascinante quanto esigente.
Non mi stancherò mai di ripeterlo: avventurarsi qui richiede consapevolezza, tanta umiltà e una preparazione meticolosa. Le sfide principali rimangono valide per tutti gli altopiani e non sono assolutamente da sottovalutare:
Accessibilità limitata: le strade F (f-roads) sono piste sterrate, spesso molto accidentate, aperte solo per una breve finestra estiva (indicativamente da fine giugno/luglio a metà/fine settembre, ma sempre soggetta alle condizioni meteo e allo scioglimento delle nevi). Richiedono tassativamente veicoli 4x4 idonei, specificati nei contratti di noleggio per quelle specifiche piste. Fate attenzione che pochi rental car prevedono la copertura assicurativa completa anche per queste zone.
Guadi fluviali, un'incognita costante: l'attraversamento di fiumi senza ponti è la norma su molte f-roads. La loro profondità e portata possono variare drasticamente e rapidamente (anche nel corso della stessa giornata) a causa di piogge, dello scioglimento glaciale o del continuo passaggio di autobus 4x4. Richiedono tecnica specifica, valutazione attenta e, soprattutto, la saggezza di rinunciare se le condizioni appaiono dubbie o proibitive. Un errore qui può avere conseguenze molto molto gravi.
Condizioni meteo imprevedibili: preparatevi a tutto. Anche in piena estate, negli altopiani si possono verificare in poche ore vento violento, pioggia orizzontale, nebbia impenetrabile e nevicate. L'abbigliamento a strati, impermeabile e antivento, è essenziale, così come la capacità di modificare i piani in base al meteo e l’ottima capacità di muoversi in ambienti outdoor anche estremi.
Isolamento e autosufficienza: i servizi sono un miraggio. Dimenticate distributori di carburante, supermercati, ristoranti o copertura telefonica affidabile nella maggior parte delle aree interne. Pianificare scrupolosamente rifornimenti di carburante (taniche extra possono essere necessarie per le destinazioni più remote come Askja), cibo, acqua potabile, attrezzatura da campeggio di qualità e sistemi di comunicazione d'emergenza (come un telefono satellitare o un Personal Locator Beacon - PLB) è vitale.
Navigazione: sebbene il GPS sia uno strumento prezioso, non bisogna fare affidamento esclusivo su di esso. La scarsa visibilità o la monotonia di certi paesaggi possono confondere. Avere con sé mappe cartacee dettagliate e la capacità di leggerle, insieme a una bussola, rimane una competenza fondamentale per la sicurezza generale.
Come esplorare gli Altopiani Centrali
Self-Drive (riservato agli esperti veri): noleggiare un 4x4 robusto e adeguato (verificando minuziosamente le specifiche e le coperture assicurative per f-roads e guadi) offre la massima libertà. Tuttavia, questa opzione è consigliabile solo a chi possiede una comprovata e significativa esperienza di guida fuoristrada su terreni difficili, capacità di valutare e affrontare guadi in sicurezza, abilità nella pianificazione logistica complessa e totale preparazione all'autosufficienza.
Noi non proponiamo mai la visita delle highlands individualmente in self drive, ma sempre e solo con un esperto, a volte anche accompagnato da un assistente con un’altra auto, utile come supporto in caso di necessità.
Tour guidati in super jeep: questi veicoli modificati, con pneumatici imponenti e guidati da professionisti locali esperti, sono la chiave per accedere alle aree più remote e impegnative (come l'interno di Þórsmörk o le piste più difficili per Askja) in sicurezza e relativo comfort. Permettono di concentrarsi sull'esperienza, beneficiando della profonda conoscenza del territorio delle guide.
Trekking organizzati: oltre ai percorsi classici come il Laugavegur, esistono infinite possibilità per trekking di più giorni in aree meno battute. Data la natura selvaggia e l'isolamento, è fondamentale un’ottima preparazione fisica, un equipaggiamento tecnico impeccabile e, per le spedizioni più ambiziose o in aree remote, l'accompagnamento di una guida qualificata.
“Autobus di linea” speciali 4x4: durante la stagione estiva, alcune compagnie operano servizi di trasporto pubblico con autobus attrezzati per le f-roads, collegando la capitale a zone come Landmannalaugar, Þórsmörk... Una soluzione valida per raggiungere punti specifici per escursioni giornaliere o per iniziare/terminare trekking, ma con itinerari e orari fissi che limitano la flessibilità.
Affrontare l'Hálendið è un'impresa che ripaga con emozioni indelebili, ma la linea tra un'avventura memorabile e un'esperienza stressante, difficile o addirittura pericolosa è spesso sottile. Questa linea è definita dalla pianificazione meticolosa, dalla profonda conoscenza del territorio, dalla capacità di interpretare i segnali della natura e dalla flessibilità nell'adattarsi alle condizioni mutevoli e spesso estreme.
Due siti internet molto utili da consultare quotidianamente sono road.is (dedicato alla situazione di piste strade e islandesi), safetravel.is (per la sicurezza generale) e vedur.is. (per le condizioni meteo).
Ricordatevi che affidarsi a una guida esperta non è una rinuncia all'avventura personale, ma un modo per elevarla, per viverla al massimo del suo potenziale in totale sicurezza e con una maggiore profondità di comprensione.
Ossia:
Itinerari ottimizzati e personalizzati: accedere a percorsi studiati sui propri interessi, tempi e livello di preparazione fisica, scoprendo angoli nascosti.
Sicurezza innanzitutto: viaggiare con la tranquillità data da chi conosce a fondo le insidie dei guadi, le condizioni reali delle piste, le procedure d'emergenza e ha alle spalle un ufficio operativo pronto ad intervenire in caso di necessità.
Arricchimento culturale e naturalistico: comprendere la complessa geologia, la delicata flora e fauna adattata a condizioni estreme, la storia umana e le leggende legate a questi luoghi desolati.
Logistica impeccabile: liberarsi dallo stress della pianificazione complessa (noleggi speciali, rifornimenti, permessi, prenotazioni rifugi) e avere sempre un piano B efficiente.
Accesso esclusivo: raggiungere luoghi o vivere esperienze che sarebbero difficili o impossibili da organizzare autonomamente.
Gli Altopiani Centrali d'Islanda non sono una semplice destinazione turistica; sono un invito a confrontarsi con la natura nella sua essenza più pura, potente e indifferente. Non sono per tutti, ma rappresentano un'esperienza incredibile e profondamente trasformativa, ideale per chi cerca l'autenticità senza compromessi, la sfida che tempra e la meraviglia che rigenera. È un viaggio che esige rispetto, preparazione, umiltà e la volontà di mettersi in gioco.
Se il racconto di questa Islanda segreta, con le sue montagne colorate, le valli glaciali, i deserti lunari e le sorgenti fumanti, ha acceso la vostra immaginazione e il desiderio di esplorare questi paesaggi primordiali, ricordate che l'avventura più gratificante è quella vissuta con consapevolezza, preparazione e sicurezza. L'Hálendið attende, silenzioso e maestoso, chi è pronto ad ascoltare la sua voce antica e potente.
Sognate di immergervi in questa natura selvaggia e indomita? La pianificazione è il primo passo verso un'esperienza indimenticabile. Contattatemi per esplorare insieme e per trasformare questo sogno in un'avventura su misura, sicura e profondamente significativa nel cuore segreto dell'isola di ghiaccio e fuoco.